Oggi, all’età di 42 anni, con gli occhi puliti dalla caligine per la Grazia ricevuta, mi rendo conto che la “civiltà” in cui viviamo è nettamente peggiore di quella di allora.
Il giudizio delle epoche storiche viene visto secondo il proprio punto di vista, chi pensa ad un mondo tecnologico, può ben esserne fiero, chi vede ai nostri tempi come l’epoca della longevità ne rimane impressionato favorevolmente, ma se guardiamo con gli occhi di Dio, giudice dell’uomo e della storia, l’umanità sta nuovamente sprofondando nelle tenebre, quelle tenebre in cui furono gettati i nostri progenitori comuni dopo il peccato originale e di cui noi stiamo pagando le conseguenze.
Nella tabella viene brevemente riportata la parabola discendente dell’uomo dopo il Medio Evo, epoca in cui l’uomo era servitore di Dio, la civiltà era piena di santi nell’accezione più semplice del termine, può essere utile, come esempio, l’incredibile storia di San Bernardo di Chiaravalle, in cui vediamo convertirsi tutti i suoi fratelli e per ultima anche la restia sorella.
Famosa è la frase di Nivardo, l’ultimo dei fratelli di Bernardo, che alle parole di Guido che lo rassicurava dicendogli che sarebbe stato ricco non avendo, evidentemente, altri eredi, rispose:”Come? Voi vi prendete il cielo e lasciate a me la terra? Non è giusto, anch’io voglio essere cistercense!”1
Ogni uomo ordinava la sua vita alla gloria di Dio, non mancavano di certo i peccatori ma la maggior parte viveva la propria vita pienamente in Cristo e le nazioni erano naturalmente sottomesse al potere spirituale della Chiesa.
Per giungere a questo stato satana ha dovuto incrinare il dominio di Dio sulla terra servendosi di uomini malvagi, suoi seguaci, attraverso alcuni importanti eventi che hanno colpito al cuore la nostra Chiesa e conseguentemente la nostra vita sociale.
Le prime avvisaglie si ebbero con l’umanesimo ed il rinascimento.
Ecco lo schema fornitomi durante alcune lezioni agli esercizi spirituali di Sant’Ignazio.
Queste tappe rivoluzionarie hanno come base il sovvertimento della naturale predisposizione dell’anima umana verso il Vero ed il Bene e cioè la conoscenza oggettiva delle cose rispetto a quella soggettiva. (realismo tomista)
Il soggettivismo ed il relativismo sono la base filosofica di Cartesio, nell’ambito stesso della filosofia, di lutero, nell’ambito religioso e di Russeau, nell’ambito socio-politico.
L’elemento comune è il rifiuto della retta ragione illuminata e mossa da un Dio che Trascende l’uomo.
Questi concetti, fatti propri dalla massoneria, sono penetrati, nonostante i grandi Papi precedenti Giovanni XXIII, all’interno della Chiesa nel tentativo di distruggerla.
Siamo nell’epoca del dominio del demonio sulla terra.
In realtà satana ha sfruttato ancora una volta la superbia umana riproponendo, alla luce delle scoperte umane, vecchi errori filosofici provenienti dall’antichità.
In forme più sofisticate sono riprodotti l’ errore di Parmenide che porta allo gnosticismo e quello di Eraclito che porta all’agnosticismo che giunge all’apofatismo teologico e all’ateismo.
Entrambe le filosofie conducono al panteismo immanentistico e confluiscono, in particolar modo l’agnosticismo, in quel “collettore di tutte le eresie” (Pascendi – S. Pio X) che è il modernismo.
Stefano Gavazzi
NOTE:
1 Per la drammatica situazione dei cistercensi dopo il concilio potete leggere (Qui)
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