giovedì 21 febbraio 2013

SANT’ALFONSO MODERNISTA


 
Ieri sera, come faccio spesso, mi metto a leggere un buon libro.

Prendo quindi Pratica di amar Gesù Cristo di Sant’Alfonso Maria de Liguori.

Siccome la sonnolenza arriva presto sono costretto a riprendere la lettura alcune pagine prima di dove ero arrivato.

Essendo in quaresima ero ancor di più interessato a tornare indietro perche il Cap. IV parla dell’obbligo che abbiamo di amare Gesù a motivo del Suo Santo Sacrificio.

Arrivo al paragrafo 2 e leggo:” Nella Liturgia delle Ore la Chiesa ci fa Pregare: Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucarestia ci hai lasciato il ricordo della tua Pasqua…”.

Mi acciglio.

“Fa’”, continua il brano, “che adoriamo con fede viva il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue…. Mistero della cena!”

Strabuzzo gli occhi.

Cosaaaa?

Mistero della cena?

Sant’Alfonso non può aver scritto queste cose.

Anche se tardi inizio in fretta qualche ricerca.

Vado a vedere la liturgia delle ore del Corpus domini e dice:

Deus qui nobis sub sacramento mirabili passionis tuae memoriam reliquisti, tribue, quaesumus, ita nos corporis et sanguinis tui sacra mysteria venerari, ut redemptionis tuae fructum in nobis iugiter sentiamus. Qui vivis et regnas cum Deo patre in unitate spiritus sancti Deus per omnia saecula saeculorum. Amen.

Trattasi dell’Ufficio della solennità del Corpus Domini  Antifona al Magnificat, così riporta alla nota 3 il libro.

In realtà è l’oratio.

Vado allora alla ricerca di un testo “originale” e provvidenzialmente trovo il cap. IV che riporta: Quindi poi la S. Chiesa prega: Deus qui nobis sub Sacramento mirabili Passionis tuae memoriam reliquisti etc.

Ma come potete vedere non solo è stata cambiata la parola Passione con Pasqua ma è stato aggiunto arbitrariamente MISTERO DELLA CENA.

Sant’Alfonso in chiave conciliare, incredibile.

Cosa faranno dire a Sant’Agostino, a san Tommaso e ai Padri della Chiesa?

Certo cambiano il vangelo non c’è da stupirsi che cambino gli scritti di qualcuno che non c’è più!

Sant’Alfonso non ha mai detto e scritto quelle cose!

Vergogna!

Rimango sconvolto e questa mattina telefono alla C.SS.R., cioè ai  missionari Redentoristi, fondata ta nel lontano 1732 a Scala (Costiera amalfitana) da Sant'Alfonso e i suoi compagni. (SIC!)

Come è stato possibile tutto ciò?

Mi risponde il P. Ezio Marcelli, nolto gentile e comprensibile, che ha curato l’introduzione e che rimane perplesso, gli racconto tutto e gli dico che Sant’alfonso non può mai aver scritto quelle cose e mi dice che questo putroppo è l’errore di voler aggiornare il linguaggio e addatare tutto ai nostri tempi.

Novatores!

Gli domando: Ma Sant’Alfonso non parlava mica ostrogoto, ho letto altri suoi libri e si capisce benissimo.

Poi gli dico: Ma chi ha dato l’approvazione ecclesiatica?

Risponde: Non riguarda le parole ma l’ortodossia del contenuto.

Rispondo: Se parliamo di fede protestante!

Risponde sorridendo.

Prego di dare risalto a questa notizia il più possibile affinchè questo scempio di libro “adattamento in lingua corrente” di tal PADRE ALFONSO ( doppio SIC!) AMARANTE non venga più acquistato.

E’ doveroso sottolineare che è edito da Città Nuova (casa focolarina).

Se qualcuno ha consigli per portare avanti questa denuncia, essendo un devoto di Sant’Alfonso, sarò ben lieto di ascoltarla.

Vergogna per un confratello di Sant’Alfonso, pregherò il santo affinchè interceda per lei.

Infine: P. Marcelli la ringrazio per la sua gentilezza e per la comprensione ma «Error cui non resistitur approbatur»! spero che con la mia esortazione faccia qualche cosa in merito!

 

                                                                                                                      Stefano Gavazzi

6 commenti:

  1. Questi soni i problemi di gente, che non e cresciuta o nata in regimi dittatoriali. Io cerco di comprare sempre libri vecchi da rigattieri e prendo con cautela in mano libri editi da certe case editrici troppo moderne.
    Saluti da un paese ex comunista, dove nenache Heidi e scappata alla censura.

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  2. In realtà anche io compro libri datati ma oramai è chiaro che non ci si può fidare di nessuno.

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  3. Grazie della risposta.
    L' uomo ha sempre bisogno di fidarsi di chi. Per primo Dio, ma dopo anche dei familiari, dei parenti, amici, conparrocchiani e cosi avanti. Certo fidarsi non vuol dire fidarsi ingenuamente. Lei aveva fiducia nella casa editrice e nei responsabili e non si sono dimostrati degni di questo.

    Queste modifiche non erano per aggiornare il linguaggio ma evidentemente perche chi ha curato l' opera non vuol sentir parlare di Passione, Sacrificio etc.

    Cordiali saluti.

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  4. Ha proprio ragione l'intento evientemente e' proprio quello, non accadra' mai piu' e ripeto io compro solo libri datsti per essere sicuro ma non pensavo che si atrivasse a tsnto........
    Grazie a lei e saluti in Cristo

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  5. La tua denuncia mi lascia attonito e sconvolto. Correggere Sant'Alfonso, ma che vergogna!
    Sono molti anni che sto alla larga da certi periodici e certi editori... dovremo scannerizzare tutto il possibile e tramandarlo a figli e nipoti.

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  6. Sarei d'accordo con lei se non fosse per il danno che gli procureremmo, forse sarebbe meglio bruciarli.
    Grazie

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