giovedì 7 febbraio 2013

QUAESTIO DE SATURNALIBUS (OVVERO SUL CARNEVALE)


 
Il carnevale impazza e come in tante altre città anche nella mia si festeggia il carnevale.

O Puccio come è chiamato da noi
Fino a 18 anni non mi è mai piaciuto “sfilare” poi, più per altri motivi, ho ceduto alle lusinghe del divertimento.
Nel mio paese carnevale è una “tradizione” ed è molto sentito e molti giovinetti vengono iniziati a questa festa già prima dell’età della ragione. (secondo i dettami di San Pio X)
“Che c’è di male?”
“io ho sfilato tante volte e non ho mai fatto del male e non ho commesso peccati”, mi sento dire e spesso anche da persone intorno a me.
Vediamo se è così.
Se festeggiare il carnevale sia peccato (Utrum celebrare saturnalia sit peccatum)(1):
Sembra che festeggiare il carnevale non sia male.
Infatti alcuni balli sono consentiti e se non si aggiungono atti peccaminosi non è peccato.
C’è anche da dire che i cattolici nel mare magnum del mondo si sentono come spaesati e per non essere emarginati è necessario anche nei dovuti modi farli partecipare.
Inoltre privandoli di ogni divertimento si possono avere reazioni contrarie.
Alcuni sostengono che è consentito perché si entra nel periodo di quaresima.
Infine altri dicono non esservi male perché credono in Dio nei loro cuori.
Ma in contrario l’Apostolo dice: Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio (Galati 5;19-21)

Ed in altro luogo disse: Non vi illudete; né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti, né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio (I Corinzi, 6:9-10).

Ma questa è proprio l’essenza del carnevale o dei saturnali da cui esso deriva.

Rispondo a questo dicendo che il carnevale, indipendentemente dalle interpretazioni sulla sua vera etimologia “carnem valere, far valere la carne o carnem levare come dice qualcuno, è una festa di origini pagane dedicata al culto di bacco e più propriamente del dio saturno, i così detti saturnali. Questi erano giorni dove si sovvertiva la realtà delle cose, si facevano orge ed ogni altra sorta di azioni libertine.

Ma essendo la festa la celebrazione di un giorno dell'anniversario di un importante evento religioso o laico di uno Stato e poichè il carnevale è una ricorrenza religiosa pagana,i questo modo si celebra il culto ad un demone o a più demoni essendo questa la festa dedicata ad un falso dio o agli dei che sappiamo essere demoni.

Oggi come oggi, essa rimane intatta sostanzialmente a quella istituita dai romani per il dio saturno.

Poichè nella religione il culto è il mezzo ordinato a Dio o alle divinità, quello dato in eccesso è un vizio che rientra nel peccato di superstizione che si oppone direttamente a questa stessa virtù come dimostra San Tommaso (ST p.II-II q92 a1, r).

Ma il culto è dovuto all’unico Dio e in questo caso delle tre specie di superstizione (2) rendere culto ad altro dio, essendo il carnevale una festa religiosa, sembrerebbe rientrare proprio nella specie dell’idolatria.

Il santo Aquinate infatti afferma: La gravità di un peccato può essere considerata da due punti di vista.
Primo, in base al peccato in se stesso.
E da questo lato il peccato più grave è quello dell'idolatria.
Come infatti in uno stato di questo mondo il delitto più grave consiste nell'attribuire onori regali a chi non ha la dignità regale, poiché ciò di per sé turba tutto l'ordine dello stato, così tra i peccati che si commettono contro Dio, e che pertanto sono i più gravi, il più grave di tutti sembra essere quello di attribuire a una creatura onori divini: poiché questo gesto di per sé costruisce un altro Dio nel mondo, menomando il primato divino.
(ST p II-II q94 a3 r)

Alla prima obiezione ci sembra di aver risposto sopra.
Indipendentemente dal ballo o altri peccati che possono seguire, festeggiare il carnevale è rendere culto ai demoni e gli altri peccati si possono aggiungere al peccato considerato in sé oltre ad essere occasione di peccato.

Alla seconda obiezione si risponde che sebbene in alcune circostanze sia consentito tollerare un male  per evitarne uno maggiore, questo insegna la Chiesa, ciò non toglie che intrinsecamente il male rimane male ed un male non può essere bene, quindi sarebbe opportuno non far partecipare i giovinetti al carnevale tuttavia sarebbe bene organizzare degli incontri in cui senza trasgredire e mascherarsi (il diavolo è padre della menzogna) possano trascorrere alcune ore di sano divertimento e con questo ci sembra di aver risposto anche alla terza obiezione.

Alla quarta obiezione si deve rispondere che il mezzo deve essere proporzionato al fine ed il fine della quaresima, che è il mezzo, è la nostra rigenerazione spirituale.

Ma come un costruttore prepara gli strumenti per costruire la casa disponendoli per il loro scopo così l’anima il corpo, che sono i nostri mezzi per raggiungere lo scopo devono essere preparati e predisposti al periodo che si va ad affrontare e non distruggendoli con il peccato che sappiamo essere la morte dell’anima e le gozzoviglie anche quelli del corpo.

All’ultima obiezione rispondo dicendo che il culto di Dio è di due specie: interno ed esterno.
Essendo infatti l'uomo composto di anima e di corpo, sia l'uno che l'altro componente deve essere applicato al culto di Dio: l'anima per onorarlo con il culto interno e il corpo per onorarlo con il culto esterno.
Per cui nei Salmi [83, 3] si legge: "Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente".
E come il corpo è ordinato a Dio mediante l'anima, così il culto esterno è ordinato a quello interno.
Ora, il culto interno consiste nell'unione intellettiva e affettiva dell'anima con Dio.
Perciò gli atti esterni del culto hanno applicazioni diverse secondo i diversi gradi di unione intellettiva e affettiva dei fedeli con Dio.
(ST p. II-II q101 a2 r)

Ma poiché il culto esterno è il segno del culto interno, come è una menzogna riprovevole affermare il contrario di quanto si crede interiormente mediante la vera fede, così è una riprovevole falsità prestare un culto esterno a un qualche essere contro ciò che si pensa interiormente. (ST. p. II-II q94 a2 r)

E’ evidente dunque che sfilando per le pubbliche vie si rende culto esterno ad un falso dio che vuole essere idolatrato in questo modo ed è altresì evidente che la disposizione interna è unita a quella affettiva.

E’ risolta così anche l’ultima difficoltà.

Al di là della forma volutamente giocosa simile alle questioni di San Tommaso, il carnevale rimane oggettivamente una festa pagana e nociva per la nostra eterna salute.

 

                                                                                                          Stefano Gavazzi


 

NOTE:

1 Il mio latino è mooolto arrugginito, magari qualcuno potrebbe correggerlo.
2 Le specie di superstizione sono: culto indebito al vero Dio, l'idolatria, la divinazione e la magia

16 commenti:

  1. sed contra: i Papi hanno festeggiato e organizzato il Carnevale nella Città Eterna, e molti Stati Cattolici organizzavano pubbliche festività per il Carnevale, che invece venne subito soppresso in tutti i paesi protestanti. Quaeritur: erano adoratori del diavolo?

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  2. Io non so se si sono salvati o meno non mi interessa lo sa solo Dio, ciò che io ho scritto è oggettivo, se i papi hanno organizzato il carnevale di sicuro non hanno reso culto all'unico vero Dio e nella pratica anzi nella pastorale che a loro piace tanto non hanno dato un buon esempio, che cosa c'è di buono nel carnevale?
    Se è così facciamolo ogni domenica, ah già, succede ogni domenica in effetti nelle assemblee dove il sacerdote è il presidente della sacra sinassi.....
    Che vuol dire con soppresso nei paesi protestanti che io sono protestante?
    Quindi per essere cattolici bisogna festeggiare carnevale e magari halloween?
    Non le viene in mente che se ci arrivano loro a capire che non è bene a maggior ragione lo dovrebbe capire un cattolico?
    Se questo è il paragone allora i pagani erano più cattolici dei cattolici.
    Festeggi, festeggi, si diverta pure col suo carnevale.
    Infine per quanto riguarda il suo ridicolo sed contra le ricordo che questo deve essere un argomento di autorità il comportamneto di alcuni papi, soprattutto se degli ultimi anni, contro tutta la storia della Chiesa, non può esserlo anche perchè le ricordo che anche loro sono uomini e possono sbagliare, altrimenti lei dovrebbe andare scalzo in moschea, baciare il corano e rendere omaggio ai suoi fratelli maggiori nella fede (non i miei).
    Con questo mi sembra di aver risolto anche questa ultima obiezione.
    Saluti in Cristo

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  3. non c'è bisogno di arrabbiarsi. Il Carnevale è stato tipico nella Roma pontificia per secoli (dal Medioevo fino al 1870, con rare interruzioni), non è il fatto dell'uno o dell'altro Pontefice ma una cosa istituzionale, permessa dalle leggi dei Papi e di moltissimi Stati cattolici. Volevo solo dire che forse il significato del Carnevale non è più quello dei Saturnali, che il rallegrarsi in pubbliche feste è molto cattolico, mentre l'imporre una severa (ma ipocrita) moralità pubblica è protestante. Tantomeno c'era un attacco a lei come "protestante", solo degli elementi che possono far riflettere su altre possibili letture del problema. Non mi pare opportuno attaccare così duramente una realtà che ha fatto parte istituzionalmente di generazioni e società completamente impregnate di cattolicesimo (a differenza nostra: in nome di cosa la nostra lettura del Carnevale sarà migliore della loro?)

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  4. Lei ancora insiste con il protestante ma chi le ha detto che una moralità severa sia ipocrita lei forse legge nel mio animo?
    Quando mai Dio e la Chiesa hanno imposto qualche cosa?
    Se Dio s'imponesse tutti questi problemi non ci sarebbe ma neanche il libero arbitrio.
    Sicuro che parliamo dello stesso Dio?
    La mattina non recita mai nelle preghiere:"mio Dio credo fermamente tutto quello che avete rivelato e la Santa Chiesa Ci PROPONE a credere"
    Sarà ipocrita lei che come dice Sant'agostino si mescola falsamente nel gregge del Signore, la mia moralità non lo è, ora mentre le scrivo nel mio paese si sta sfilando e si stanno commettendo dei peccati con comportamenti amorali, mio figlio è qui fuori con due amichetti a giocare a pallone con comportamenti morali da cattolico che evita il male perchè quelle sono occasioni di peccato.
    Quale altra lettura ci può essere?
    Il divertimento?
    L'ho già detto nell'articolo mi figlio si sta divertendo e anche tanto!
    E' veramente gravissimo ciò che dice:" Non mi pare opportuno attaccare così duramente una realtà che ha fatto parte istituzionalmente di generazioni e società completamente impregnate di cattolicesimo"
    Ma lei lo sa che nella sua civiltà "impregnata di cattolicesimo" è istituzionale anche l'aborto!
    In alcuni le coppie gay, i matrimoni gay le adozione gay, l'eutanasia, l'espiamto degli organi...... (si veda il libero arbitrio 6 e ss. libro primo)
    Lei invece vuol essere cattolico senza rinuniciare al mondo ma non si possono servire due padroni.
    Ma se lei avesse letto attentamente ho ben distinto la tolleranza dall'accettare il male.
    Ma nostra di chi?
    Il carnevale deriva dai saturnali pagani se non vuole crederlo affari suoi e poichè una cosa è costituita dal suo elemento principale il carnevale di per sè non ha nulla di cattolico ma propio di pagano o forse vuol contraddire anche questo.
    Ma comunque lei vada a festeggiare il carnevale come ne sarà contento Nostro Signore Gesù e soprattutto com'è contento qundo sfila il mardi gras dei diversamente sessuali.
    Saluti in Cristo

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  5. Lei però non ha attaccato il carnevale di oggi, e io non ho difeso il carnevale di oggi. Lei parlava del carnevale in assoluto, e io le facevo semplicemente notare che il carnevale era festeggiato in società assolutamente cattoliche (e NON mi riferivo a quella di oggi, ma alla società medievale e prerivoluzionaria, appunto agli stati cattolici di un tempo, compreso quello pontificio). Sono d'accordo nell'attaccare molte celebrazioni carnevalesche di oggi e molte anche di ieri, perché hanno portato e portano a eccessi; ma dire che il carnevale come tale è sempre e comunque demoniaco è dire che gli stati cattolici DI UN TEMPO (non ho mai riferito l'aggettivo cattolico alle società odierne), MEDIOEVO COMPRESO, e Papi medievali e prerivoluzionari compresi, autorizzavano una festa demoniaca in se stessa. Questo non lo credo possibile, non so se mi spiego. Suppongo quindi esista un modo di festeggiare il Carnevale rimanendo buoni cattolici, che sicuramente non è il mardi gras dei sodomiti, ma forse è quello dei cattolici di Roma del medioevo che facevano le corse di cavalli e altri divertimenti ammessi dai Papi.

    La invito a leggere con più calma gli interventi, non le ho dato del protestante, anzi nel secondo dico proprio "Tantomeno c'era un attacco a lei come protestante", inutile quindi che si scaldi. Non c'è nulla di personale, non festeggio carnevale, se la vuole buttare sul personale, non vado a feste in maschera, non serve insinuare nulla. Cercavo solo un sereno dibattito su una semplice questione: è possibile condannare il carnevale come tale (se sì, perché i Papi lo permettevano nelle loro leggi?), o solo nei suoi eccessi (come è doveroso fare, e come i Papi facevano)?

    Indubbiamente dopo questa abdicazione ci sono altre gatte da pelare.

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  6. Purtroppo non riusciremo mai ad intenderci perchè se non si parte da stessi principi non ci si intende, per l'ennesima volta le ho detto che tollerare il carnevale non significa che esso sia buono ed infatti in sè, in senso assoluto il carnevale è nell'essenza peccaminoso come ho dimostrato, poi ho anche detto che i ragazzi possono divertirsi ma in maniera che non rispecchi il carnevale che rimane un culto dato ai demoni.
    La Chiesa ha sempre tollerato e permesso per evitare mali maggiori alcune cose non in linea con la fede cattolica, l'esempio di Nantes è quello emblematico.
    Altro esempio se il Vescovo della mia città vietasse il carnevale oltre a rischiare la vita provocherebbe una reazione avversa contro i cattolici, contro le Chiese, bestemmie, sacrilegi ecc.. cosa che risulterbbe più grave del solo atto di festeggiare il Carnevale.
    A volte i vescovi della mia città lo hanno permesso in tempo di quaresima non credo perchè il carnevale fosse diventato buono ma proprio per questo principio di tolleranza.
    Il carnevale non è condannabile per i suoi eccessi come detto ma lo è nella sua essenza come dico nel sed contra perchè la sua essenza è di pe sè peccaminosa, quale sarebbe la cosa salavbile? Le musiche? i balli? I costumi?
    Sono stato più chiaro ed esauriente?
    Anche lei se vuole un sereno dibattito non scriva parole fuori posto perchè il paragone con i protestanti lo ha fatto lei e non centra niente.

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  7. Il carnevale è peccaminoso nell'essenza? Che bufala! Si può benissimo sfilare, essere in maschera, mangiare frittelle e crostoli senza far nulla di male. Partecipare a sfilate o feste carnevalesche non significa certo adorare Bacco o Saturno. La festa di carnevale si tiene anche negli oratori, delle parrocchie in luoghi e momenti idonei, mica si balla e si mangia in Chiesa.

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  8. Tutto quello che ha scritto è errato e pieno di stupidaggini, in primis perchè evidente non ha letto o non ha capito l'articolo, le afferma cose senza dimostrarle al contrario io l'ho fatto ed è evidente che lei non va in parrocchia, che da una parte è un bene perchè non frequenta la messa massonico protestante del novus horror, perchè purtroppo balli ed anche cene in chiesa si fanno.
    Comunque lei sfili, sfili pure ma non ha argomenti per smentire.

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    1. E le continui pure la sfilata delle sue scipitaggini. Il ballo non è peccaminoso se non per un fanatico e un cretino come lei. Festeggiare il carnevale non significa rendere culto ai demoni. L'horror non è la nuova messa ma lei, un orrendo figuro, uno stupido presuntuoso che non è nemmeno in grado di capire, accecato dal suo fanatismo, che la nuova messa non ha nulla di massonico e di novus horror.

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    2. Una delle 7 opere di misericordia spirituale è istruire gli ignoranti:
      "....Il ballo di per sé non è un atto illecito: è un espressione elegante di gioia....
      però in tutta la storia del Cristianesimo....i moniti contro il ballo sono stati innumerevoli, perché le circostanze di questa specie di divertimento, soprattutto l'avvicinamento dei due sessi, portano con sé gravi pericoli per la moralità.
      Questi pericoli possono venire da due fonti:
      a) carattere
      b) circostanze
      a) non...cattive in se stesse....possono facilmente prestarsi per scopi illeciti o provocare sensazioni cattive. Si peggiora con le danze moderne .....espressione di commozione ed atti sessuali...sembrano quasi inventate per provocare al peccato (condannato da BXV in Sacra Propediem)
      b)....fatta astrazione da ogni altro pericolo immediato di peccato o di commozione sessuale, un uso frequente del b. è fortemente riprovevole, specialmente quello moderno, perché esercita una influenza deleteria sulla salute morale e psichica."
      (Dizionario Teologia Morale -Roberti -Palazzini Ed Studium)
      Vedasi anche compendio di Teologia Morale di E. Ione pp 108 e ss e 181 e ss

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  9. Risponda pure quello che vuole con le sue deiezioni verbali e mentali, tanto le sue parole per me sono solo spazzatura (come immagino le mie per lei. Ma non me ne importa nulla). Io frequento la parrocchia e se si fanno cene e balli non li si fanno in chiesa, ma nell'oratorio alla fine del carnevale.

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  10. Ed aggiungo pure che non perderò piú nemmeno un minuto a leggere il suo schifoso blog e link annessi.

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  11. Ed aggiungo che non perderò piú stupidamente il mio tempo a leggere questo ripugnante blog con link annessi.

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  12. la Massoneria nella Nuova Messa: è una mera idiozia. Il Santo Padre Francesco e la Chiesa ci indicano la retta via . Il Santo Padre ha ribadito in varie occasioni princìpi fondamenatli della Chiesa: io li seguo e ci credo. Lei non è nessuno, meno di nulla.

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    1. Uhh me la immagino tutto eccitato e pronto a preparare la messa di Halloween con conseguente mascherata di fanciulli vestiti in chiesa da streghe, zucche e fantasmini, che c'è di male in fondo halloween non è la festa magica e satanica per eccellenza, ma solo fantasia di questo povero cretino e via discorrendo.
      Buon divertimento
      Intanto io riparerò per voi!
      Che Gesù abbi pietà di noi!

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  13. Ah per il resto la prendo in parola.
    grazie

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