venerdì 1 marzo 2013

CHI PENSA A DIO?


 
Così fanno al presente molti cristiani; uccidono le loro anime, perdendo la grazia di Dio, per rispetto umano di piacere con ciò agli amici del mondo. Oh quanti miserabili ne ha mandati all'inferno questo gran nemico della nostra salute, il rispetto umano! Di ciò voglio oggi parlarvi, anime fedeli, affinché ve ne guardiate quanto più potete, se volete servire a Dio e salvarvi. (Sant’Alfonso Maria De Liguori sermone XXVII Domenica VI dopo Pasqua)
 

 

            Il Card. Ratzinger se n’è andato, la sede è vacante, leggo e ascolto di pianti e lacrime, di ringraziamenti ma pochi, anzi pochissimi pensano a Dio.

Pochissimi pensano a difendere i diritti di Dio, violati, calpestati, aggirati in nome di uno sconfinato rispetto umano.

Da più di 50 anni assistiamo a ripetute offese verso Dio1 ( lo disse la Madonna a Fatima non io)  attraverso ecumenismo, giudaizzazione e protestantizzazione dell’unica vera Fede, tutto questo proprio anche da coloro che sono o erano i vicari di Cristo.

Perché non ricordiamo, anche dell’ex Benedetto XVI  delle offese arrecate a Dio per esempio nella reiterazione dello scandalo d’Assisi?

Non ricordarlo è un’offesa a Dio che viene prima di ogni uomo e prima di ogni Papa, che, lo ricordiamo, per quanto costituito in grandissima dignità, è pur sempre un uomo.

Chi ha pensato a Nostro Signore Gesù quando abbiamo visto Benedetto XVI convenire periodicamente  con il B’nai B’rith e con la combriccola del popolo deicida?

Chi ha pensato a Dio quando si è fatto conciliabolo con i seguaci dell’assassino della fede tal lutero?

Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!». (Mt 16;23)

 

Non giudico la persona, come potrei farlo, ma i suoi atti.

A tutti i buoni che incensano l’uomo e mettono da parte Dio, per piacere ad essi e non a colui che li ha creati lascio parlare Cornelio a lapide:

 

Quale atto più servile che quello di ridurre e di costringere se medesimo alla necessità di conformare la propria religione al capriccio altrui? di praticarla, non più secondo le norme del Vangelo, ma secondo le esigenze degli altri? di non adempiere i propri doveri, se non nella misura voluta dal mondo? di non essere cristiano, se non a talento di chi ci vede?........ E noi, per evitare le censure degli uomini, per una vile dipendenza dalle vane usanze e dalle massime corrotte del secolo, noi disonoriamo quello che professiamo, profaniamo quello che riveriamo, bestemmiamo, se non con la bocca, con le 2opere, non già, come diceva l'Apostolo, quello che ignoriamo, ma quello che sappiamo e riconosciamo………Ora, il fare così non è un rendersi schiavi, e proprio in quello in cui siamo meno scusabili, perché si tratta dell'anima e dell'eternità?... Nati liberi, tali dobbiamo inviolabilmente mantenerci per Iddio, cui si deve culto, fede, rispetto, adorazione, riconoscenza, amore...

 

E ancora

 

La notte della Passione del Salvatore, la portinaia della casa di Caifa, disse a Pietro: « Non sei anche tu uno dei discepoli di quest'uomo? ed egli rispose: No» (IOANN. XVIII, 17). Ecco la debolezza vigliacca del rispetto umano. Qui si é avverato, come si avvera sempre in simili casi, quel detto dei Proverbi: « Chi teme l'uomo, non tarda a cadere» (Prov. XXIX, 25); e quell'altro del Salmista: «Non invocarono il Signore; quindi tremarono di spavento dove non c'era punto nulla da temere» (Psalm. LII, 6). La persona che si lascia vincere dal rispetto umano, teme quello che non è da temere, e non teme quello che bisogna temere... Che viltà, per esempio, non osare dimostrarsi cristiano per un semplice segno di croce! Il segno del cristiano non è forse la croce………..Colui che ne è schiavo, non merita più il nome di uomo, ma il suo luogo è tra le banderuole che segnano la direzione dei venti; poiché non sa fare altro che questo...Una tale persona è sommamente spregevole... Che cosa è che la trattiene? un motto, un sarcasmo, una beffa, un segno... Oh! che piccolezza di spirito, che viltà di cuore! Ne arrossiamo noi medesimi in segreto, e non ci sentiamo l'animo di superare simili bagattelle!... Cerchiamo pure di nascondere e di orpellare con altri nomi questa fiacchezza, questa viltà, ma invano... Noi temiamo le censure del mondo, degli increduli, degli empi, degli ignoranti, degli accidiosi, dei dissoluti... Noi temiamo di acquistarci nome di spiriti deboli e pregiudicati, se pratichiamo la religione; e non vediamo che somma debolezza è non praticarla. Qual cosa più vergognosa e più degradante, che la vergogna di comparire quello che si deve essere? Siamo canzonati; ma cosa vi è di più frivolo che le beffe? Chi è che si burla di noi? quale ne è il merito, il credito, la scienza, la virtù?.. E noi osiamo vantarci coraggiosi, di animo grande, di carattere generoso?
Codardia odiosa è il rispetto umano. Noi apparteniamo a Dio per tutti i titoli, per la creazione, la redenzione, la santificazione, la conservazione, e arrossiamo di servire Dio……… noi arrossiamo di ciò che forma la gloria degli Apostoli, dei martiri, dei dottori, dei pontefici, dei confessori, delle vergini. Noi abbiamo vergogna di chiamare Dio nostro padre, di essere suoi figli, di lavorare alla nostra salute, di andare al cielo! Quale stupidaggine e follia! o codarda debolezza, che non merita né indulgenza, né perdono!

 

Di più

 

Primo disordine del rispetto umano: distrugge l'amore di preferenza che dobbiamo a Dio, il che è un annientare tutta la religione. Sacro dovere di ogni persona è preferire Dio alla creatura; ora, il rispetto umano fa anteporre la creatura al Creatore; e da ciò appunto questo vizio prende il suo nome che è disonorante come lo stesso vizio. Perché, infatti, lo chiamiamo rispetto umano? certamente non per altro motivo, se non perché ci fa preferire la creatura in vece del Creatore, Da un lato mi comanda Iddio, dall'altro mi comanda il mondo; ed io per non dispiacere alla creatura, a lei obbedisco a scorno di Dio e a detrimento della mia salute; con disprezzo di Dio e dei miei più sacri doveri... Per piacere all'uomo, divengo ribelle a Dio. E allora, addio religione..
Secondo disordine del rispetto umano: getta l'uomo in una specie di apostasia. Quante irriverenze nel luogo santo, per paura di comparire ipocrita o bigotto!... L'altare non diventa, forse, per lo schiavo del rispetto umano, l'ara del Dio sconosciuto?.. non è anzi da lui disprezzato, disonorato, rinnegato? Gli Ateniesi onoravano il vero Dio senza conoscerlo; costui conosce il vero Dio, e lo dimentica, lo vilipende...

Cosa dunque avrà pensato Dio nel vedere gli uomini da Lui deputati alla salvezza delle anime rendere omaggio a giudei, protestanti, animisti, buddisti, maomettani contro la sua volontà.

Non è forse questo rispetto umano?

Quando tutti noi torneremo a mettere in prim’ordine il Creatore piuttosto che  le creature?

Non è questo che ha fatto l’attuale gerarchia ecclesiastica, papi compresi, dal concilio vaticano II ad oggi?

Chi può smentirlo?

Pensiamo a Dio per le cose che gli sono state fatte e non agli uomini.  

Ed è lo stesso rispetto umano che fa lodare, osannare, commuovere, ringraziare, piangere e santificare2 l’ex papa Benedetto XVI.

Non me la sento: penso a Dio.

 

 

Che Dio ci perdoni!


 

NOTE:

1 Non mi sottraggo alla grave colpa  di aver così a lungo partecipato a tali offese, sono un peccatore, ma “mi pento di averVi offeso, non permettete ch’io vi offenda più, fate ch’io sempre v’ami e poi disponete di me come vi piace” (Via Crucis di Sant’Alfonso)

2 In un blog che si dichiara “tradizionalista” leggo in un commento su Benedetto XVI:”…di una santità intensa e trasparente”.Rispetto umano!

1 commento:

  1. In un blogg tradizionalista, berni ha cercato di far sentire forte la sua voce, dicendo apertamente chi sono gli Pseudo/vescovi/cardinali che entrano in conclave per eleggere o il capo dello stato vaticano oppure l'antipapa, in quanto B. XVI ha detto chiaramente dopo le sue dimissioni (abdicazione) SEMPRE, E' PER SEMPRE. Pertanto se Lui nel 2005 ha ACCETTATO e' per sempre, quindi il nuovo eletto, o e' antipapa o capo di stato vaticano. Dunque gli pseudo sopra chi sono? - Grazie Stefano - Berni.

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