Gli attuali dirigenti della Fraternità San Pio X stanno
costantemente e astutamente lavorando per inserirla nel contesto della
Chiesa ufficiale, che costantemente e astutamente porta avanti gli
ideali rivoluzionari e conciliari di libertà (libertà religiosa),
uguaglianza (collegialità) e fraternità (ecumenismo). Eppure questi
dirigenti prenderanno sicuramente sul serio il Cardinale Billot.
Dovrebbero dunque meditare sulle sue riflessioni sulla nostra Quinta Età della Chiesa, che, nell’Epilogo al primo volume del suo celebre Trattato della Chiesa di Cristo, seguono la sua esposizione delle Sette Età. Ecco alcune di queste riflessioni, liberamente tradotte e adattate dal latino: -
“La nostra età sarebbe quindi la Quinta Età, l’Età della
defezione, dell’apostasia e del liberalismo, posta tra la fine del Sacro
Romano Impero e quello che San Paolo chiama “risurrezione dai morti”(Rm. XI, 15). Così sia! Essa dà a tutti noi, in mezzo alle nostre così tante e così grandi tribolazioni odierne (il Cardinale scriveva nel 1927 – cosa avrebbe scritto nel 2013?),
la speranza di una futura restaurazione e – si perdoni l’espressione –
contro-rivoluzione. Già oggi molti eminenti scienziati, politici ed
economisti, riconoscono e ammettono liberamente quanto fossero
avvelenati i frutti della Rivoluzione Francese del 1789, che proclamò
che la sola e unica fonte di tutti i mali del mondo fosse il disprezzo
per i “diritti dell’uomo”. Che leggerezza ! Che sciocchezza!
“La libertà dei Rivoluzionari si è rivelata una tirannia del più
forte sul più debole; la loro uguaglianza si è tradotta in pochi
milionarii che signoreggiano sempre più sul popolo (si pensi a Wall Street 2013!); la
loro fraternità ha generato lotte intestine o odio inespiabile di
classe.Alcune persone colgono questo, mentre molti non vedono il
carattere essenzialmente satanico della Rivoluzione. Tuttavia, coloro che non si fermano alla superficie, vedono che la questione religiosa sta alla base di tutte le altre questioni che affliggono presentemente l’umanità:
che la peste del liberalismo politico ed economico scaturisce dal
liberalismo ateo e anticristiano di cui sopra; che l’ordine sociale non
può in alcun modo essere restaurato se non quando i principi della
Chiesa dirigeranno nuovamente la vita pubblica.
“Vorrei che questo riconoscimento della teoria potesse portare
frutti pratici! Chiediamo una tale restaurazione con tutto il nostro
cuore, sapendo che le leggi pagane sotto le quali viviamo adesso possono
ancora permettere alle persone di essere cristiane (nel 2013, per quanto tempo ancora?), ma
rendono del tutto impossibile la società cristiana. Quindi cerchiamo
soprattutto il Regno di Dio e la sua giustizia, senza disdegnare il
resto che ci verrà dato in aggiunta (cfr. Mt .VI , 33).Come
dice San Paolo della pietà, che ‘è utile a tutto’, così è anche per
l’influenza della Chiesa, ‘portando con sé la promessa della vita
presente come di quella futura’ (Cfr. I Tim. IV, 8)”.
Non è difficile vedere qui, come il Cardinale non fosse una delle
tante anime che lui dice non vedono oltre il fascino ingannevole del
mondo moderno. Al contrario, la sua ferma padronanza della dottrina
cattolica gli permetteva di descrivere i nostri tempi con quasi un
secolo di anticipo.
Quartier generale della FSSPX, svegliati dal tuo folle sogno di
convertire i liberali che oggi controllano la Chiesa, e smetti di
pretendere, con un fiume di ambigue Dichiarazioni, che stai ancora
difendendo la Tradizione. Le tue azioni provano il contrario, e i fatti
parlano più forte di una serie di Dichiarazioni! Tu hai nome di vivo
e sei morto!Sii vigilante e rafforza quel resto che stava per
morire.Ricordati cos’hai ricevuto e udito da Mons. Lefebvre: méttila in
pratica e ravvéditi’.
Kyrie eleison.
|
Nessun commento:
Posta un commento