Alcuni cattolici che ritengono che la Sede Apostolica sia vacante
hanno fortemente protestato contro le recenti problematiche affrontate
da questi “Commenti”, che sembrano mettere sullo stesso piano l’eresia
universale del liberalismo e l’opinione particolare del sedevacantismo.
Ma mentre questi “Commenti” hanno costantemente criticato con forza la
peste del liberalismo, hanno fatto di più recentemente che sostenere che
nessuno è obbligato a essere sedevacantista ? Considerando infatti come
il sedevacantismo si dimostri essere in certi casi una trappola
sterilizzante, non è esso una posizione alquanto moderata da assumere ?
Tuttavia, i “Commenti” sostengono che il sedevacantismo, pur
ammirevole come sforzo per combattere il liberalismo nella Chiesa, è nel
migliore dei casi un mezzo inadeguato per farlo, perché condivide con i
liberali uno dei loro errori di base, vale a dire l’esagerazione
dell’infallibilità pontificia. In tutta la sua profondità, questo errore
ci porta al cuore dell’odierna crisi senza precedenti della Chiesa, ed è
questo il motivo per cui i “Commenti” insisteranno sulla questione,
mentre chiedono il perdono di tutti i lettori indebitamente stufi o
offesi. È in gioco l’intera Chiesa, non solo la sensibilità di questi o
quelli dei suoi membri.
Tale profondità è dovuta al lento ma costante allontanamento
dell’umanità da Dio, da Suo Figlio e dalla Sua Chiesa, prodottosi negli
ultimi 700 anni. Al culmine del Medio Evo, i cattolici avevano una fede
limpida e forte, essi coglievano l’unicità e l’esclusività
dell’oggettivo Iddio e della Sua non contraddittoria Verità. Dante per
esempio non ebbe problemi a mettere dei Papi nel suo
Inferno.
Ma, dal momento che nel corso dei secoli l’uomo ha posto se stesso
sempre più al centro di tutte le cose, ecco che per lui Dio ha perso la
sua assoluta trascendenza rispetto a tutte le creature, e la verità è
divenuta sempre più relativa non all’autorità di Dio, ma a quella
dell’uomo.
All’interno della Chiesa, si prenda ad esempio la13a delle 17 “Regole
per sentire con la Chiesa” presenti nel famoso libro degli
Esercizi Spirituali
di Sant’Ignazio di Loyola, lodato da allora da innumerevoli Papi e che
indubbiamente ha contribuito a salvare milioni di anime. Sant’Ignazio
scrive: “
Per non sbagliare, dobbiamo sempre essere disposti a
credere che ciò che a noi sembra bianco è nero, se è così che stabilisce
la Chiesa gerarchica”. Una tale posizione potrebbe sostenere
l’autorità degli uomini di Chiesa nel breve periodo, ma a lungo andare
non ha fatto correre un grave rischio per questa autorità di distacco
dalla verità?
In effetti, dalla fine del XIX secolo il liberalismo è diventato così
forte che la Chiesa, nel 1870, ha dovuto sostenere la propria autorità
con la Definizione del suo Magistero quand’esso opera con pieni poteri,
cioè ogni volta che 1) un Papa 2) definisce 3) un punto di Fede o di
morale 4) in modo da impegnare tutta la Chiesa. Ma col pensare troppo
umanamente, da allora troppi cattolici, invece di mettere questo
Magistero Straordinario in relazione con Dio e con la verità immutabile
del Magistero Ordinario della Chiesa, hanno acquisito la tendenza ad
assegnare alla persona umana del Papa quell’infallibilità che proviene
de, ed appartiene solo a, Dio. Questo processo umanizzante ha generato
una serpeggiante infallibilità che quasi inevitabilmente è sfociata
nella pretesa assurda di Paolo VI di essere autorizzato a rimodellare la
Tradizione della Chiesa in nome di un “Solenne Magistero
Ordinario&rdquo
;. La
grande maggioranza dei cattolici gli ha permesso di farla franca, e ad
oggi una gran parte di essi, seguendo i Papi conciliari, diventa
liberale giorno dopo giorno, mentre una piccola minoranza di cattolici è
portata fino a negare che i responsabili dell’insensatezza conciliare
possano essere realmente Papi.
In somma, io personalmente ho rispetto per molti sedevacantisti, in
quanto credono nella Chiesa e sono alla disperata ricerca di una
soluzione di un problema infinitamente grave della Chiesa, ma a mio
parere essi hanno bisogno di guardare più in alto e più in profondità –
le infinite altezza e profondità di Dio stesso.
Kyrie eleison.
Il problema del sedevacantismo è quello di tutto il mondo moderno – considerare troppo il uomo, troppo poco Dio.
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