Sono rimasto in silenzio sulle
telefonate, le frasi, i gesti del nuovo Papa Francesco tutto ciò per rispetto e
devozione a Nostro Signore Gesù che ha voluto prendesse il posto di suo
vicario.
E’ infatti scontato che ciò che
accade non sfugge al controllo ed alla volontà di Dio ed in ciò rientra anche
l’opera di questo ultimo, in senso cronologico e speriamo in senso cattolico,
demolitore della Santa Chiesa cattolica.
Tenendo da parte la questione, a
mio parere inutile, dell’autorità sia in senso sedevacantista che
sedeprivazionista, che di fatto eliminano comunque il papato, è innegabile
l’opera di demolizione giornaliera a cui papa Francesco sottopone la fede
Cattolica e la sua Chiesa, svuotando e misconoscendo le parole stesse di Nostro
Signore Gesù in vista ed in preparazione della Chiesa universale massonica e antricristica.
Attendo i soliti insulti di quelli
che ciecamente ed ottusamente negano ciò che è sotto gli occhi di tutti.
Ma non è possibile tacere quando
vengono, in maniera così evidente, rovesciate le parole di Nostro Signore Gù.
Alcuni giorni fa leggo:
Papa Francesco: Anche se la vita di una persona è un
terreno pieno di spine ed erbacce, c’è sempre uno spazio in cui il seme buono
può crescere. Bisogna fidarsi di Dio». (http://www.corriere.it/cronache/13_settembre_19/papa-francesco-intervista_b16299a8-213a-11e3-abd6-3cb13db882d4.shtml)
Gesù Cristo: Un'altra
cadde in mezzo alle spine e le spine, cresciute insieme con essa, la
soffocarono. ( Luca 8:7)
Il significato della parabola è questo: Il seme è la
parola di Dio.
Luca 8:12 I semi caduti lungo la strada
sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la
parola dai loro cuori, perché non credano e così siano salvati.
Luca 8:13 Quelli sulla pietra sono coloro
che, quando ascoltano, accolgono con gioia la parola, ma non hanno radice;
credono per un certo tempo, ma nell'ora della tentazione vengono meno.
Luca 8:14 Il seme caduto in mezzo alle spine sono
coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare dalle
preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita e non giungono a
maturazione.
Possibile che il santo Padre non conosca questo passo?
Vogliamo fare un ripassino di Vangelo caro Don Alfio:
“Se volete capire bene altrimenti …come quando Pilato
si lavo le mani di fronte a……a…...”
Mario:“Nostro Signore Gesù Cristo, manco le basi del
mestiere……”
Oggi si legge:
“Il proselitismo è una solenne sciocchezza. Bisogna conoscersi, ascoltarsi e far
crescere la conoscenza del mondo che ci circonda. A me capita che dopo un
incontro ho voglia di farne un altro perché nascono nuove idee e si scoprono
nuovi bisogni. Questo è importante: conoscersi, ascoltarsi, ampliare la cerchia
dei pensieri. Il mondo è percorso da strade che riavvicinano e allontanano, ma
l’importante è che portino verso il bene“.
Eppure Nostro Signore Gesù disse:
“andate in tutto il mondo e fate discepoli tutti i popoli
della terra…insegnando loro ad osservare tutto cio’ che vi ho
comandato” (mt. 28, 18-19)
Don Alfio, è il caso di stare
attenti alle parole perché dire che il proselitismo è una solenne sciocchezza
potrebbe significare che chi lo predica e chi lo pratica sia sciocco, ora
siccome Nostro Signore di fatto e contro il fatto non esiste argomento, ha
fatto del proselitismo come si attesta dai Vangeli, si potrebbe pensare che Gesù
fosse stato uno sciocco.
Si da il caso che per me Gesù è
ancora Dio e siccome lo è anche per quelli che non locredono, dare dello sciocco a Dio o conformarlo ad uno
sciocco, mi sembra un tantino irriverente a limite quasi della blasfemia!
Immancabile, poi, il richiamo alla
base dello sfacelo, il concilio vaticano II, probabilmente la sua chiave di
lettura contribuirà più di ogni altro nell’opera di demolizione.
«Ripartire dal Concilio e aprire alla cultura moderna»,
Don Alfio:“vede Mario dipende da quale angolazione noi valutiamo
queste teorie perché la Chiesa di oggi…”
Mario:”A chiesa de ieri de oggi de domani de dopo domani, qua ve
siete tutti rincoioniti se va avanti così, padre, pure lei ce se butta dentro a
quella piscina cor coso de fori.”
Mario: “Sto prete perde colpi”
“Un sacco bello” mica tanto, persino il film di Verdone mette in
evidenza questo stato di cose.
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