In occasione della dolorosa esclusione di Mons. Williamson
dalla Fraternità Sacerdotale San Pio X, il Distretto italiano ribadisce che
questa è stata giustificata da motivi puramente disciplinari, che duravano da
più anni.
Voler collegare questo triste avvenimento ad una
volontà di cedimento dottrinale nei confronti della “chiesa conciliare” è
puramente arbitrario, calunnioso ed ingiustificabile alla luce della dichiarazione dell’ultimo Capitolo Generale e dei recenti
avvenimenti, come anche il futuro dimostrerà in maniera inequivocabile.
Don Pierpaolo Maria Petrucci, superiore e tutti i
sacerdoti del Distretto d’Italia della Fraternità San Pio X
Albano, 25 ottobre 2012
Mi permetto, Don Pierpaolo, di esprimere pubblicamente il mio dissenso per questo comunicato.
E’ da poco che Cristo Gesù mi ha dato la grazia di poter seguire il Santo sacrificio della Messa ed in circa due anni non mi sono mai intromesso nelle faccende della FSSPX e non ho mai chiesto a nessuno notizie privatamente comportandomi da fedele cattolico, stando come si suol dire “al proprio posto”, ciò non vuol dire, però, obbedire in maniera cieca, soprattutto in un momento di crisi spirituale come quello che vive la Chiesa in questi tempi.
Quindi riguardo al comunicato vorrei dire alcune cose.
Mi pare esatto sostenere che pensare ad un cedimento è “puramente arbitrario” ma mi sembra anche del tutto giusto ed in diritto di ogni persona farlo ed esternarlo nei dovuti modi e mi sembra altresì del tutto fuori luogo parlare di calunnia, che è un peccato grave.
Mons. Fellay in persona, da documenti ed interviste ha esternato il suo pensiero e per quanto mi riguarda non vedo quale lesione della buona fama io possa aver arrecato a Mons. Fellay. (Calunnia)
Dico per quanto mi riguarda perché avendo scritto al priorato di Albano, poche e garbate righe di preoccupazione, senza alcuna risposta (non pretesa tra l’altro) mi sento inserito in quel “calunnioso”.
Inoltre non mi sembra “ingiustificabile” l’atteggiamento “arbitrariamente” denunciato, cioè con l’uso del proprio libero arbitrio, per chi teme un possibile cedimento, al contrario, a me pare giustificato proprio da Mons. Fellay e dai documenti stessi del capitolo generale.
Ho imparato proprio dai vostri studi il principio: “il concilio che spiega il concilio”.
Allora chiedo: come mai il capitolo generale spiega il capitolo, quando invece proprio Mons. Williamson dimostra la leggerezza dei 6 punti rispetto alle posizioni di Mons. Lefebvre? (Dichiarazione 21 novembre 1974)
Lei dimostra il non cedimento della FSSPX con la dichiarazione del capitolo, mi sembra la stessa cosa della situazione del concilio.
Beh dimostri il non cedimento partendo dalla posizione del vostro fondatore come il concilio V. II dovrebbe fare con la Tradizione.
Non è forse questo che si imputa ai modernisti vedere il concilio alla luce del concilio e non confrontandolo con la Tradizione?
“Noi non abbiamo ceduto perché lo dice il capitolo”.
Ora io non dico che tutti i sacerdoti della FSSPX abbiano ceduto o cederanno, anzi, ma Mons. Fellay lo ha fatto e a questo punto, se mai, dovremmo soltanto vedere se finalmente sia convinto dell’impossibilità di un accordo visto che lui stesso dichiara di essere stato ingannato.
Ma il dato di fatto è che la così detta “ala oltranzista” (non da voi) della FSSPX è stata tagliata, invece che, a seguito dell’esperienza, essere consolidata.
Mi sembra un’evidente contraddizione.
Certo lei ha ragione, vedremo nel tempo cosa ne sarà della FSSPX, ma il problema non è se lei cederà perché è la testa che comanda il corpo.
Come mai però in questo Corpo Mistico martoriato della Chiesa è lecito disobbedire al Papa per una legge superiore mentre nella FSSPX si deve obbedir sempre e comunque?
Eppure Mons. Fellay ha sbagliato!
Possiamo dire che non sia vero se è lui stesso che l’ammette?
Non sono io a dirlo!
Ancora, perché chi aveva avvertito o aveva intuito, con evidente maggior sapienza e lungimiranza, l’inaffidabilità della roma modernista deve essere tagliato invece di essere ringraziato visto che la sua disobbedienza poteva nascere proprio dalla mancanza di fiducia del capo nei propri confratelli?
Per amore di Gesù Cristo, suvvia, non trattatemi, non trattateci da sciocchi, voi sapete benissimo perché Mons. Williamson è stato tagliato e lo intuiscono anche molti fedeli.
Non volete dirlo?
Padronissimi, ma almeno non dite che è per questioni formali o di regole o per disobbedienza ecc. o ancora di più dare dei calunniatori a chi la pensa in maniera diversa dalla vostra e nel mio caso non si può dire neanche che io parteggi per l’uno o per l’altro. (chi mi conosce lo sa e sa che ho affidato l’anima di mio figlio nelle vostre mani)
Come scritto nella mia mail inviata ieri: “La roma modernista non avrà mai più me e la mia famiglia”
Ecco ciò che muove questo mio malessere e dissenso in tutta questa vicenda: Nessun accordo, per me, è possibile, con chiunque “non porti questa dottrina”.
Almeno in quel che sto scrivendo si darà atto che non ho detto che tutti hanno ceduto, mentre nel comunicato non si parla di “alcuni”.
Poi nel frattempo esce la notizia (sono andata a cercarla anche alla fonte e non ho avuto riscontri del sito DPA ma su due siti tedeschi, eccone uno: http://newsticker.sueddeutsche.de/list/id/1376378) che p. A. Steiner dichiara: “la decisione certamente faciliterà i colloqui”.
Non mi sembra, se ciò fosse esatto, in linea con quanto espresso dal distretto italiano.
Allora perché il semplice fedele deve essere considerato un calunniatore solo perchè semplicemente non pensa e non crede che le cose stiano nella maniera esposta nel precedente comunicato?
Stando così le cose chi mi dice veramente che non verrà mai fatto un accordo con la roma modernista?
Per quale motivo dovrei crederlo?
Posso giudicare solo quel che vedo e leggo!
Perché lo dice il capitolo?
Mi sembra un po’ poco.
Con tutta la stima e l’amore cristiano.
CVCRCI
Stefano Gavazzi